domenica 4 agosto 2013

IL CASO THEODORIDIS - THE CASE THEODORIDIS -

Teò Theodoridis
A cura di Michele Bontate - Pubblicato in Martus Journal di Luglio 2013 - Edited by Michele Bontate - Published in Martus Journal of July 2013
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IL CASO THEODORIDIS

Ho seguito con interesse e curiosità il caso di Theo Theodoridis, amico di Angelo Martucci, fondatore di questo periodico d'informazione. Theodoridis è stato arrestato perchè in possesso di alcune dosi di Cocaina e condannato a 18 anni di reclusione da scontare nel carcere di massima sicurezza "Divatata di Thessaloniki". La difesa ha chiesto ed ottenuto un'uduenza in appello in Secondo Grado e fin qui è tutto nella normalità. Ma da questo punto in poi incomincia "l'anormalità" giuridica, che oserei definire un "abominio della Legge", come quelli che si verificano puntualmente nei Paesi del fontamentalismo islamico come l'Iran. Ma, ritorniamo al Secondo Grado del Processo: la data dell'Appello venne fissata al 9 Giugno del 2012, intanto il Sig. Theodoridis a quella data, aveva già scontato tre anni di carcere senza la possibilità di difendersi e provare la sua innocenza o comunque, senza la possibilità di produrre nuovi elementi utili per il Processo, in corso di dibattimento. Finalmente arrivata la data prefissata, l'udienza viene posticipata di un anno e cioè al 26 Giugno del 2013. E qui si sfocia nell'incredibile: la data dell'udienza viene nuovamente spostata al 9 aprile del 2014. A quella data il Sig. Theodoridis avrà scontato ben 5 anni di carcere, magari da uomo innocente o comunque, senza il beneficio del "legittimo sospetto, sancito da qualsiasi ordinamento giuridico "civilizzato". 
A quanto pare, da questa vicenda, emerge un vergognoso accanimento nei confronti dell'imputato, tanto da negargli e posticipargli il più a lungo possibile, la scro-santa opportunità di difendersi. 
Faccio un esempio: 'appello nel processo civile e penale costituisce una species dell'insieme generale delle impugnazioni; tale istituto viene contemplato dal codice di procedura penale agli artt. 570 e segg. E' una opposizione ad una prima sentenza sfavorevole da parte di una delle parti in causa, cioè in una non accettazione della sentenza, che mira ad un nuovo esame della controversia. L'appello è un mezzo di impugnazione ordinario, disciplinato dagli Artt. 339 e ss c.p.c, e costituisce il più ampio mezzo di impugnazione, poiché è riservato alla parte per il solo fatto di essere rimasta soccombente. La soccombenza è un elemento indefettibile che integra l'interesse ad impugnare. Soccombente è colui che ha ottenuto una tutela inferiore a quella richiesta. Se la tutela ricevuta è equivalente non vi è soccombenza e quindi neanche legittimazione a proporre l'impugnazione. Quindi, con il mezzo di impugnazione in esame è possibile dolersi, sia di vizi in senso specifico che inficiano la sentenza di primo grado (cd."errores in judicando" e "errores in procedendo"), sia di vizi in senso lato, che attengono alla mera ingiustizia del provvedimento emesso in primo grado. Per queste ragioni l'appello viene definito un mezzo di impugnazione a critica libera. Con l'appello si ha un totale riesame della controversia e non soltanto un controllo dei vizi. Sotto questo profilo si definisce l'appello un mezzo di gravame, ovvero costituisce un mezzo devolutivo in cui il giudice di appello viene reinvestito del potere di riesaminare ciò che è già stato oggetto di esame da parte del giudice di prima istanza. L'effetto devolutivo è tuttavia potenziale e non automatico: il giudice di appello deve invero esaminare solo le questioni che le parti hanno devoluto. 
Nel ramo penalistico il grado di appello ha, come il giudizio ordinario penale di primo grado, una fase preparatoria, una fase dibattimentale ed una post-dibattimentale incentrata sul provvedimento.
Gli atti preliminari al dibattimento sono disciplinati dall'art.601 c.p.p..

1. Fuori dei casi previsti dall'art. 591, il presidente ordina senza ritardo la citazione dell'imputato appellante; ordina altresì la citazione dell'imputato non appellante se vi è appello del pubblico ministero, se ricorre alcuno dei casi previsti dall'art. 587 o se l'appello è proposto per i soli interessi civili. 
2. Quando si procede in camera di consiglio a norma dell'art. 599, ne è fatta menzione nel decreto di citazione.

3. Il decreto di citazione per il giudizio di appello contiene i requisiti previsti dall'art. 429 comma 1 lett. a), f), g) nonché l'indicazione del giudice competente. Il termine per comparire non può essere inferiore a venti giorni.

4. È ordinata in ogni caso la citazione del responsabile civile (83), della persona civilmente obbligata per la pena pecuniaria (89) e della parte civile (765); questa è citata anche quando ha appellato il solo imputato contro una sentenza di proscioglimento.

5. Almeno venti giorni prima della data fissata per il giudizio di appello, è notificato avviso ai difensori.

6. Il decreto di citazione è nullo se l'imputato non è identificato in modo certo ovvero se manca o è insufficiente l'indicazione di uno dei requisiti previsti dall'art. 429 comma 1 lett. f).
In considerazione di quanto ho esposto sopra, si evince chiaramente una grave ed inspiegabile inosservanza della legge proprio da parte del principale organo deputato ad amministrare la giustizia e pensare che nel nostro Paese reati come quello commesso dal Sig. Theodoridis vanno tranquillamente in prescrizione...La legge è uguale per tutti? La risposta è si, il principio è questo ma la sua applicazione al caso concreto e ben diverso...


THE CASE THEODORIDIS

I have followed with interest and curiosity in the case of Theo Theodoridis, a friend of Angelo Martucci, founder of this periodical information. Theodoridis was arrested for possessing a few doses of cocaine and sentenced to 18 years' imprisonment to be served in a maximum security prison "Divatata of Thessaloniki". The defense asked for and obtained un'uduenza on appeal in the Second Degree and so far everything is normal. But from this point on begins the "abnormality" legal, what I would call an "abomination of the law", such as those that occur regularly in fontamentalismo Islamic countries such as Iran. But, back to the Second Grade Process: the date of the Appeal was set to 9 June 2012, while Mr. Theodoridis at that time, he had already served three years in prison without the chance to defend himself and prove his innocence or otherwise without the ability to produce new elements useful for the process, in the course of the trial. Finally came the fixed date, the hearing is postponed by one year, ie 26 June 2013. And here it flows unbelievable: the date of the hearing was again postponed to April 9, 2014. At that time Mr. Theodoridis will assume as many as 5 years in prison, perhaps to innocent man or otherwise, without the benefit of "reasonable suspicion, as enshrined in any legal system" civilized. "
Apparently, from this incident, there emerges a shameful rage against the accused, so as to deny him and posticipargli for as long as possible, the scro-santa opportunity to defend himself.
Here's an example: 'appeal in civil and criminal matters is a species of the whole general of the appeals, this institution is covered by the Code of Criminal Procedure Articles. 570 et seq. It 'an opposition to an initial unfavorable decision by one of the parties, ie, in a non-acceptance of the award, which aims to further review the dispute. The appeal is a means of ordinary appeal, governed by Articles 339 et seq Code of Civil Procedure, and is the most extensive form of appeal because it is reserved to the part by the mere fact that she had been unsuccessful. The losing party is an unfailing that integrates an interest in contesting. Unsuccessful party is the one who got less than that required protection. If the receipt is equivalent protection there is an unfavorable outcome and, therefore, no standing to bring the appeal. So with the remedy in question can complain, both of defects in a specific sense that disrupt the judgment of first instance (the "errores in judicando" and "errores in proceeding"), both of defects in a broad sense, which adhere to the mere injustice of the order issued in the first instance. For these reasons, the appeal is defined as a legal remedy to free criticism. With the appeal has a total review of the dispute and not only a check on vices. In this regard, we define the appeal had a remedy, or whether it constitutes a means of devolution in which the court of appeal is reinvested the right to review what has already been the subject of examination by the court of first instance. The potential effect of devolution, however, not automatic: the court of appeal must indeed examine only the issues that the parties have devolved.
In non-criminal law the degree of Appeal, as the ordinary criminal trial of first instance, a preparatory phase, a phase and a post-trial hearing focused on the measure.
The proceedings preliminary to trial are governed by .601 cpp.

1. Apart from the cases provided for by art. 591, the President shall order without delay the citation of the accused appellant; also order the citation of the accused appellant if there is no appeal by the public prosecutor, occurs if any of the cases under art. 587 or if the appeal is proposed only for civil interests.
2. When you proceed in closed session pursuant to art. 599, shall be mentioned in the decree of citation.

3. The decree of citation for part of the appeal contains the requirements of Article. 429 paragraph 1 letter. a), f), g) and an indication of the competent court. The term does not appear to be less than twenty days.

4. It is sorted in each case the citation of civil liability (83), the person civilly obligated for any fine (89) and the plaintiff (765), this is also mentioned only when the defendant has appealed against a judgment of acquittal.

5. At least twenty days before the date set for the appeal, shall be served notice to the defenders.

6. The decree of citation is void if the defendant is not identified with certainty or if missing or insufficient indication of one of the requirements of Article. 429 paragraph 1 letter. f).
In view of what I have said above, it is clear a serious and inexplicable failure to comply with the law just by the main body tasked with administering justice in our country and think that crimes like the one committed by Mr. Theodoridis go quietly in prescription ... The law is equal for everyone? The answer is yes, this is the principle but its application to the specific case and very different ...







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